x
Questo sito utilizza i cookies. Maggiori informazioni. Acconsento

INTERVENTI PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL'INVOLUCRO EDILIZIO

In questa sezione si spiegherà brevemente l'opportunità di intervenire sull'involucro dell'edificio

Per involucro si intende l'insieme delle superfici che confinano con l'esterno o con locali non riscaldati, per i serramenti consulta la sezione dedicata

In un edificio costruito fino al 1993, con finestrature tradizionali, che occupano circa un decimo della superficie calpestabile, l'isolamento delle pareti perimetrali è altamente consigliato e può portare di sicuro al salto di due classi energetiche se la superficie delle altre componenti disperdenti (pareti verso scale condominiali, pavimenti e soffitti verso locali non riscaldati o verso l'esterno) è limitata.

Questo intervento può essere eseguito dall'interno o dall'esterno.
Nel primo caso si ha l'inconveniente di dover togliere i mobili appoggiati alle pareti perimetrali e, fattore non meno importante, si deve sacrificare una parte di superficie calpestabile. Gli spessori di isolamento, compresa la parete in cartongesso di finitura, vanno da 6 a 13cm a seconda della zona d'Italia.
Al sud questo intervento è particolarmente indicato, perché più economico della cappottatura esterna e può prevedere spessori di 6-7cm inclusi gli strati di finitura. Nel Nord Italia o più in generale nei comuni classificati energeticamente con le lettere D-E-F l'isolamento interno prevede spessori superiori agli 11cm e non sempre risulta conveniente, in quanto ruba parecchia superficie interna.
L'isolamento esterno rispetto al precedente prevede un costo aggiuntivo per l'istallazione del ponteggio in facciata e può essere realizzato autonomamente solo negli edifici isolati, mentre per i condomini è necessario intervenire su tutto l'edificio con una spesa ripartita tra i proprietari.
Questo intervento costa circa due volte e mezzo rispetto all'isolamento interno, infatti oltre che la realizzazione del cappotto bisognerà correggere il ponte termico attorno alle finestrature, con interventi di demolizione parziale delle mazzette laterali e della soglia.
Gli spessori di isolante variano da 9 a 15cm a seconda della zona termica in cui è classificato il Comune.
Dal punto di vista termoigrometrico il cappotto esterno è meno problematico dell'isolamento interno, in cui potrebbe esserci della formazione di condensa tra la parete esistente e il materiale isolante ad esso appoggato, tuttavia ci sono degli accorgimenti per contenere questo fenomeno e garantire l'evaporazione della condenza formatasi.

In alcuni casi l'intervento più conveniente potrebbe essere diverso dalla coibentazione delle pareti. Ad esempio in un appartamento all'ultimo piano, il cui soffitto confina con un sottotetto, può risultare più efficace l'isolamento del sottetto con un materassino di lana di vetro in termini di costi/prestazioni

Lo stesso discorso vale per un appartamento al piano terra, con il pavimento confinante con il locale cantinato. In questo caso l'isolamento del soffitto delle cantine è più costoso, ma facilemnte realizzabile, soprattutto negli edifici monoproprietario.

Come specificheremo meglio nella sezione impianti, per ottimizzare i consumi ed evitare di istallare impianti di grossa taglia, è opportuno intervenire sull'involcuro dell'edificio, soprattutto se il riscaldamento sarà effettuato tramite pompe di calore in abbinamento a impianti fotovoltaici.INCENTIVI STATALI

Attualmente il massimale di detrazione sugli interventi effettuati a isolamento delle pareti uniti alla eventuale sostituzione dei serramenti è pari a 60.000 euro. Nel caso di interventi sulla prima casa, la spesa totale ammissibile è di 120.000 euro, con incentivo del 50%, mentre nel caso di altri edifici, la spesa ammissibile è di 166.660 euro, con detrazione del 36%