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CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI - INFORMAZIONI

La certificazione energetica, da qualche anno sostiutita con il termine "attestato di prestazione energetica", o più brevemente APE, è un documento che ha lo scopo di classificare in base ai consumi e all'emissione di inquinanti gli edifici.

L'APE prende in considerazione due contributi, quello strutturale, che fotografa l'entità delle dispersioni termiche a prescindere dagli impianti istallati, e quello impiantistico, che prende in considerazione le performance degli impianti e il loro livello di emissioni in atmosfera.

Nella terza pagina della certificazione nella parte superiore vengono descritte le caratteristiche strutturali, mentre nella parte inferiore il contributo degli impianti.
Le performance strutturali, dette anche performance di involucro, vengono descritte attraverso alcuni parametri. I più importanti sono il rapporto tra superficie disperdente e volume lordo S/V, che indica l'incidenza delle dispersioni termiche sul volume del fabbricato, e l'indice di prestazione energetica invernale del fabbricato, denominato EPHND, che fotografa le dispersioni termiche, espresse in kW per metri quadri calpestabili, calcolate in tutta la stagione di riscaldamento.
Un altro parametro importante è rappresentato dalla trasmittanza periodica media delle superfici disperdenti dell'edificio, denominata YIE che indica la capacità delle strutture dell'edificio di trattenere il calore interno. Minore sarà il valore di EPHND migliore sarà l'isolamento del fabbricato. Tuttavia, i consumi dipendono anche dal rapporto S/V, per cui a parità di isolamento un edificio con molte superfici disperdenti, come una villetta isolata, avrà un valore più elevato di EPHND e di consumi.

Nella sezione impianti vengono presi in considerazione i consumi effettivi degli impianti di climatizzazione invernale, di produzione dell'acqua calda sanitaria e degli impianti di climatizzazione estiva.
Per gli edifici non residenziali, a questi valori si aggiungono i consumi dell'illuminazione artificiale, dei sistemi di elevazione, scale mobili e ascensori.
In ultimo, sia per gli edifici residenziali che per il terziario, vengono presi in considerazione anche i consumi degli impianti di rinnovo forzato dell'aria, nel caso fossero presenti.

Un aspetto interessante della classificazione degli edifici riguarda la distinzione tra consumi di energia rinnovabile e di energia non rinnovabile.
Per stabilire la classe energetica si è scelto di considerare solo i consumi di energia non rinnovabile e trascurare quelli di energia rinnovabile.
Quindi, la certificazione energetica non fotografa la spesa effettivamente sostenuta per la climatizzazione dell'edificio, ma detrae dalla spesa totale quella sostenuta per le energie rinnovabili.
Un edificio con riscaldamento a pellet, ha una classe energetica molto elevata, perché i consumi della legna, che è classificata come energia rinnovabile, non vengono computati.
Ugualmente, un edificio collegato al teleriscaldamento, generato tramite la combustione dei rifiuti urbani o di altre componenti rinnovabili, avrà una classe elevata, nonostante la spesa per il riscaldamento sia molto simile agli edifici riscaldati con caldaie a gas.

La sezione impianti in terza pagina indica per ogni servizio, il valore della prestazione energetica comprensivo delle perdite di impianto, proporzionali all'efficienza di quest'ultimo e i valori di consumo in kW ora, per metri quadri calpestabili, in una stagione di climatizzazione, sia rinnovabili che non rinnovabili.
La somma dei consumi non rinnovabili darà l'indice globale di efficienza energetica annuo, sulla base del quale viene calcolata la classe energetica dell'edificio.
Questo valore è indicato nella prima pagina della certificazione all'interno del flag colorato che indica la classe energetica dell'edificio.

Quando è obbligatoria l'APE

L'allegazione dell'APE è obbligatoria nei contratti di locazione degli edifici e nei contratti di vendita.
La classe energetica deve essere indicata obbligatoriamente all'interno della pubblicità elaborata dalle agenzie immobiliari per la stipula dei contratti.
Qualora siano stati effettuati nell'edificio interventi di riqualificazione energetiche che hanno comportato una pratica comunale, al termine dei lavori va allegata l'APE.
Per gli edifici pubblici superiori a 250mq vige l'obbligo dell'APE e così anche per gli edifici che stipulano un contratto di gestione calore con una società di servizi energetici.